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NWO Agenda Explained: COVID, Digital Identity, The Great Reset, Fourth Industrial Revolution, Transhumanism, Agenda 21, etc.

Very well done article, properly documented and straight to the crucial points of interest if one wishes to better understand and focus on what goes on and on why life in this world, in this particular moment in time and for the last year and a half, resembles a demented dystopian low budget film set.

What the so-called elites, which are formed by top deep state officials, bankers and technocratic psychos, are implementing in the scenario unveiled in the article, constitutes a next level, global enslavement driven criminal enterprise based on total surveillance and control over all life forms on Earth and on the fusion of their biological features with synthetic and digital ones.

In their vision of the future, we sit at the very base of the pyramid of power, like non playing characters cattle we are considered as spendable assets in the process of building a new world order type of human society.

The act of remaining sane and connected to what it means “to be human” has become the ultimate goal to be achieved by the bravest, self respecting, freedom seeking individuals this 21st century.

Cio’ che stiamo vedendo oggi

Ciò che stiamo osservando oggi è il risultato di decenni di condizionamento sociale centrato su di un processo di normalizzazione delle dipendenze, dell’ accettazione passiva ed esecuzione di ordini, dell’adozione di un pensiero unico dominante e di branco.

Gli esseri umani fanno ciò che viene percepito come sicuro e non ciò che detiene un valore morale, etico o governato dalla logica. I moderni tecnocrati, gli esperti, sono consapevoli di questo da sempre.

Generalmente assumiamo che il mondo stia divenendo, di anno in anno un posto migliore.

Ma se ci fermiamo a valutare le nostre libertà individuali, la conclusione è che l’opposto corrisponde al vero.

La maggioranza degli studi eseguiti in materia e, sopratutto, la nostra esperienza soggettiva ci dicono che l’umanità è meno libera oggi di quanto non lo sia stata anni fa.

20 anni fa avevamo accesso ad una Internet decentralizzata e, relativamente, almeno nei paesi occidentali, godevamo di un accesso senza particolari costrizioni al sistema economico e finanziario.

Oggi Apple e Google esercitano una censura senza precedenti sull’informazione e sulle applicazioni che operano sui nostri dispositivi, mentre Visa e Mastercard pongono limite all’acquisto di beni e alla fruizione di servizi.

Ogni anno cediamo potere e controllo sulla nostra vita ad un manipolo di funzionari esecutivi, non eletti da nessuno, i quali fanno capo a corporazioni globali che non hanno a cuore il nostro diretto interesse.

La maggioranza di noi si porta sempre appresso dispositivi in grado di tracciarne i movimenti, gli amati “telefonini”, rendendo così possibile alle suddette corporazioni di fare uso dei nostri dati personali e di bombardarci di contenuti di intrattenimento la quale funzione primaria è quella di mantenerci distratti e apatici.

Al contrario di 20 anni fa, siamo oggi circondati da telecamere e dispositivi di rilevamento biometrico i quali, in paesi come la Cina, convergono i dati raccolti verso nodi A.I. – Intelligenza Artificiale – al fine che nessuno riesca a sottrarsi al sistema di controllo in atto.

Nel 2017, la Cina ha superato l’economia degli Stati Uniti in termini di potere di acquisto affermando con vigore al resto del mondo che le libertà individuali non sono più necessarie allo sviluppo economico.

Oggi stiamo assistendo ad un attacco sistematico ai diritti umani più elementari e alla libertà di parola, di movimento e di associazione spontanea su scala globale.

In questo scenario apocalittico e oscurantistico verrà qualcuno a salvarci?

Sembra che le menti più attive e creative della presente generazione – quelli che una volta si potevano definire “intellettuali” – siano occupate a propagare un modello di impresa nebbiosa, i quali margini appaiono sempre più erosi da divieti e da normative imposte proprio dalle corporazioni di cui sopra.

Al massimo, questi attori non protagonisti, producono contenuti digitali adatti a mantenere lo status quo, vale a dire, tutti gli altri “connessi” senza sosta ai loro dispositivi elettronici.

Tutti gli altri sembrano davvero troppo assorbiti, forse meglio dire assopiti, dall’abbondanza di contenuti di intrattenimento spazzatura disponibili ” in Rete ” per dedicare un briciolo di attenzione critica a ciò che sta accadendo e, conseguentemente, a divenire consapevoli dello sfacelo e delle macerie esistenziali generate.

Nell’atto quotidiano di osservare tutto ciò viene da chiedersi che tipo di eredità la presente generazione lascerà a coloro i quali solcheranno questa terra in un prossimo avvenire.

Se mai un riscontro veritiero venisse ad emergere dai libri di storia sulle dinamiche e sulle tensioni sociali e politiche dei nostri tempi, questa generazione di esseri umani verrebbe presentata come quella che ha ceduto ogni possibilità di vivere comunitariamente in relativa libertà per un progetto distopico e autoritario che assomiglia più ad un orrendo incubo che ad una impresa umana.

O forse, sempre in un ipotetico, equilibrato e veridico riscontro storico, verremo ricordati come quelli che hanno difeso quelle libertà che le generazioni precedenti avevano tanto combattuto per vederne affermati i tratti essenziali?