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NWO Agenda Explained: COVID, Digital Identity, The Great Reset, Fourth Industrial Revolution, Transhumanism, Agenda 21, etc.

Very well done article, properly documented and straight to the crucial points of interest if one wishes to better understand and focus on what goes on and on why life in this world, in this particular moment in time and for the last year and a half, resembles a demented dystopian low budget film set.

What the so-called elites, which are formed by top deep state officials, bankers and technocratic psychos, are implementing in the scenario unveiled in the article, constitutes a next level, global enslavement driven criminal enterprise based on total surveillance and control over all life forms on Earth and on the fusion of their biological features with synthetic and digital ones.

In their vision of the future, we sit at the very base of the pyramid of power, like non playing characters cattle we are considered as spendable assets in the process of building a new world order type of human society.

The act of remaining sane and connected to what it means “to be human” has become the ultimate goal to be achieved by the bravest, self respecting, freedom seeking individuals this 21st century.

Il più Grande Reset ( The Great/er Reset )

Per noi che consideriamo quello della Libertà il valore e bene supremo, più scorre il tempo e  più sembriamo prendere coscienza che un eventuale “ ritorno ” alla vita come la vivevamo pre-Marzo 2020 rimane una illusione.

La società umana formale appare irrimediabilmente compromessa dalle azioni e dai comportamenti di una maggioranza di individui i quali mostrano di non avere a cuore né – appunto – la propria libertà, non il rispetto di se e dei propri confini, tantomeno  la verità.

Questo ultimo,  concetto quantomeno fumoso in termini di una sua percezione soggettiva ma solidamente definibile in termini oggettivi in quanto espressione di una collezione di eventi concatenati, mantiene una importanza fondamentale nelle circostanze in cui la menzogna viene diffusa dal potere ( in senso lato intendiamo i governi ) con modalità sistematiche e totalizzanti tanto da divenire narrativa ufficiale  accettata su larga scala dalla maggioranza.

“ L’ostacolo più prominente alla scoperta della verità è l’idea che ne siamo già in possesso “

Voltaire

Alcuni tra noi tra noi credono che quella in atto sia una specie di apocalisse, di una letterale caduta dei veli e di una conseguente vista di ciò che eravamo impossibilitati a scorgere prima.

Altri investono in una visione messianica dell’intera cosa e si sentono assegnatari di un mandato trascendentale da parte delle forze del “ bene ” in un progressivo e collettivo movimento verso la verità assoluta. Per costoro la fase in atto offre l’opportunità per  una missione personale e motivo cosmico per cui si trovano a viverla in prima persona.

Qualunque siano i vissuti personali e la percezione di ciò che sta accadendo ci troviamo comunque tutti qui ed ora a spendere il nostro tempo di vita per sconfiggere la tirannia, oppure per soccombere ai suoi spietati diktat.

Per semplificare, diciamo  che l’eventuale ritorno alla vita di prima era – o lo è ancora – il nostro Piano A.

Vorrei presentare una ipotesi di Piano B nello scritto che segue.

Network Cellule di Libertà.

Freedom Cell Network, similmente ad una società fondata sul mutuo appoggio per il beneficio di tutti i partecipanti, è una rete di individui che condividono una comune comprensione su quali sono i requisiti per costruire e prosperare in una società libera.

La finalità è quella di lavorare insieme per realizzare tale progetto facendo focus sulle soluzioni possibili piuttosto che sulla, talvolta gratuita, definizione dei problemi.

Al momento in cui scrivo almeno 30000 persone sparse nel globo stanno lavorando e sviluppando all’interno di comunità di vita fondate su queste premesse, gruppi di uomini e donne liberamente costituiti in un distretto, un vicinato,  in un quartiere, in una città o metropoli, in un villaggio o paese, in una realtà non urbana.

“ Non riuscirai mai a modificare l’esistente combattendone le forze, ma costruendo un nuovo modello organizzativo che rende quello esistente obsoleto “

R. Buckminster Fuller

Il principio catalizzatore in Freedom Cell è quello della decentralizzazione del modello organizzativo, la persona umana e le sue aspirazioni alla base delle decisioni e delle risoluzioni, senza appoggiarsi alla costituzione di una maggioranza o di una minoranza interne ai gruppi. 

L’obiettivo è quello di restituire potere decisionale all’individuo affermandone quindi sovranità personale , autonomia delle scelte e rispetto di se in una dimensione di libertà, solidarietà e condivisione di intento.

In questa cornice le forze avverse alla realizzazione di un progetto di vita in autonomia dalle istituzioni divengono inefficaci, la forza di un gruppo di soggetti consapevoli e uniti è superiore alla forza dello stato e al suo esercizio monopolistico di violenza ( psicologica e fisica ).

5 passaggi per l’attuazione di un Piano B

1.

Smettiamola di pensare in termini di “normalità” – il modo di vivere che era non tornerà, i potentati globalisti non lo consentiranno. Una volta accettato questo potremo dedicare la nostra attenzione alle soluzioni.

2.

Siamo pro-attivi – se siamo convinti interamente che mai ci lasceremo iniettare il siero genoma-modificante ( che NON è un vaccino ) dobbiamo cominciare a pensare COME ci prenderemo cura di noi stessi e dei nostri cari.

3.

Guardiamoci intorno – cominciamo a posare le basi per la costruzione di una comunità, di un piccolo gruppo di persone in comunione di intenti; se per realizzare questa condizione di maggiore prossimità, occorre spostarsi in una altra zona geografica, ebbene cominciamo da subito a creare le condizioni perché ciò avvenga.

4.

Troviamo/ritroviamo noi stessi – questa impresa non si svolge soltanto nel dominio fisico e materiale. 

Rallentiamo il “treno” dei pensieri, spesso negativi, fermiamoci se questo fosse necessario.

Ascoltiamo ciò che accade dentro di noi, la nostra coscienza, definiamo con accuratezza che cosa è che stiamo combattendo, quali le nostre motivazioni muovendoci dalla dimensione spirituale verso quella più contingente.

5.

Impegniamoci con il corpo e con la mente a fare tutto ciò che sarà necessario per proteggere noi stessi e le persone che amiamo.

Impegniamoci a considerare decisioni che potrebbero condurci fuori dalla nostra zona di comfort materiale.

Focalizziamo sugli obiettivi a lungo termine senza perdere di vista quelli più immediati.

Piccolo è bello

Non occorrono rivoluzioni, non serve convertire le masse a nuovi credo politici o spirituali. non è necessaria la creazione di un movimento popolare, queste sono illusioni legate al rafforzamento di gerarchie e di schemi antichi che non hanno mai promosso gli interessi autentici della persona umana, illusioni diffuse dalle elite di potere e propagate dalle forze occulte, le conseguenze delle quali dinamiche riempiono tristemente i testi di storia.

Il culto della centralizzazione e del discorso politico operata dal potere è solo funzionale alla creazione di caste, di ceti sociali, di albi professionali, di classi e di gerarchie.

L’identificazione e validazione ideologica di tali culti impongono sempre la divisione, la perdita della libertà, l’offuscamento della nostra vera identità e la negazione dei diritti naturali che possediamo dal momento in cui vediamo vediamo la luce di questo mondo.

Ogni persona è portatrice di competenze e di talento naturale nell’esercizio delle più diverse abilità intellettuali, artistiche e tecniche, attività primarie quali l’orticoltura, la costruzione e manutenzione di impianti elettrici, murari e idraulici, il pronto soccorso e la cura della persona, la medicina naturale, l’alfabetizzazione informatica, l’accesso alle nuove tecnologie, nozioni specifiche su economia, sistema monetario e digitalizzazione degli scambi monetari su piattaforme criptate, la scuola parentale, la preparazione dei cibi per citarne solo alcune, abbiamo tutti qualità ed esperienza da condividere e da contribuire, freedom cell si basa sulla libera adesione e sul comune intento dei partecipanti al successo di tale cultura..

Quando la Cellula cresce sopra al numero ideale di partecipanti al progetto si potrà concordare una scissione per andare a costituirne un’altra. 

La forza di ogni singola cellula è quella costituita dalla facoltà di fare rete, di collaborare e lavorare in concorso con altre cellule ad un determinato progetto, di rimanere distinte e di preservare le  funzionalità acquisite garantendo così con resilienza gli equilibri interni maturati.

Tutte le decisioni prese all’interno della cellula vengono condivise e accettata in base alla sintesi dei  valori  etici fondanti e comunemente accettati.

Per informazioni maggiormente dettagliate, sui dati e sulle esperienze esistenti ecco alcuni link ( Inglese ):

Introducing The Freedom Cell Network!

https://everything-voluntary.com/freedom-cells-networks-free-society

How the Freedom Cell Network Can Help You to Find Freedom in an Unfree World

The Greater Reset

Per iscriversi al portale di ricerca  di Freedom Cell Network e per connettersi/riconoscersi nel mondo:

https://freedomcells.org/members/

La scienza della Legge Naturale ( Mark Passio):
https://whatonearthishappening.com/

La Legge Naturale, Mark Passio ( ITA )

Questo Mondo in cui Viviamo

La Fábrica, Sant Just Desvern, Spagna,
Rovine e Rinascita

Noi che viviamo in un mondo in cui gli specialisti del recupero e della domesticazione tendono a mistificare ogni forma di opposizione con l’aqua santa del consenso.

Noi che viviamo in questo mondo uniforme in cui la vita assume sembianze di morte, che viviamo in un mondo in cui la costrizione, il sacrificio, il salariato sono forme abituali di non-vissuto quotidiano, in cui la merce dialoga con altra merce con la nostra voce, attraverso i nostri corpi, per mezzo delle nostre bocche, un mondo in cui la fabbrica sociale – ogni momento della nostra sopravvivenza – é padrona incontrastata dei nostri gesti, delle nostre sembianze.

In cui la parcellizzazione dei sentimenti e delle passioni è la somma dei nostri comportamenti abituali. In questo mondo in cui ” dai tempi di Marx le cose sono cambiate molto poco, le idee dominanti sono sempre le idee delle elite dominanti, il che non fa meraviglia, dato che la classe che domina oggi è la medesima “.

In questa notte oscura i cuori narcotizzati dalla morfina dell’addomesticamento smettono di pulsare alla ricerca della realizzazione dei desideri, in questa notte in cui lingue cucite dai lacci del risentimento e dalla frustrazione smettono di urlare la propria lucida rabbia, in questa notte di piombo in cui i corpi assassinati dalla sopravvivenza e dall’astinenza di emozioni interrompono la ricerca di stimoli e tensioni che soli possono portare al superamento delle stato di cose presenti, allo sviluppo del movimento per la propria emancipazione.

Spezzare e disvelare gli artifici e gli inganni dello spettacolo sociale sotto tutti i suoi aspetti. Mostrare i denti a chi parla di comunità terapeutiche, a chi blatera di ” realizzazione nel lavoro “, di tavole rotonde, di telefoni amici, di elogio della follia ( cullato nella sua sanità mentale … ), di istituzioni democratiche e altre coglionerie …

In questo oscuro universo, ricercare i fili rossi che collegano gli avvenimenti del passato ai nostri tempi. Criticamente studiare e analizzare movimenti e comportamenti collettivi e individuali che, timidamente, ambiguamente, radicalmente, si sono opposti, e si oppongono all’ideologia dominante.

La trasgressione dell’ordine sociale, del vissuto, dei rapporti umani … in contrasto ragionato ai pontificati dei soliti manipoli di esperti, animati dalla nostra soggettività, attenti a cogliere i segni manifesti del rovesciamento di prospettiva o a denunciare l’opera del recupero, senza concedersi pause né concederne a nessuno.

Uno degli Eccessivi, Roma ( 1989/2019 )

Credits: Libreria Anomalia, atti Seminario sulla Trasgressione.

Vegan Circus Fest 2019

Vegan Circus Fest volume 3, il circo mette le tende e inaugura il rifugio ” I Ribelli della Montagna
La festa avrà inizio il 17 giugno 2019 e si concluderà il 23 giugno 2019.

Vegan Circus Fest chapter 3 will set up tents and opening up the sanctuary ” I Ribelli della Montagna”.

The Festival will take place from the 17th of June to end on the 23rd.

Attivismo Liberazione Conoscenza

Programma provvisorio:
I primi 4 giorni (dal 17 al 20 giugno) saranno dedicati ad attività di laboratorio, costruzione di un forno in terra cruda, realizzazione di un’aiuola a forma di spirale, eseguita con metodo sinergico, attività agricole, relatori di Forest Gardening e permacultura

Draft Programme:

On the first 4 days there will be workshops around the construction of a earth furnace, a spiral flower bed and other activities pertaining agricultural skills, Forest Gardening and permaculture.

21 Giugno: Celebrazione del solstizio d’estate
Introduzione all’agricoltura naturale e ai principi della permacultura, relazione sulla canapa, convegno di medicina naturale, a seguire cena vegan con dj-set,l’antico sapere delle streghe, assemblea aperta attorno al fuoco.

On the 21st of June as the Summer Solstice began there will be an introduction to permaculture principles, focus groups on subjects such as Hemp and natural medicine with a DJ set and a Vegan feast to follow around fires.


22 Giugno: Inaugurazione del rifugio “I Ribelli della Montagna”, visita agli animali e ai loro spazi.Assemblea aperta. Piero Liberati: I rifugi animali. Adriano Fragano:”Disobbedienza vegana. Ovvero il veganismo come potrebbe essere” presentazione del libro con l’autore Adriano Fragano. A seguire cena vegan con dj-set, concerto.

On the 22nd a guided visit to introduce the animals guests at the sanctuary and their living spaces to be appreciated. Also an Open Assembly will set the pace to be followed by a talk by Piero Liberati on what Animal Sanctuaries are about. The evening shall continue with a book presentation by author Adriano Fragano on Civil Disobedience, more Vegan food and music with both live and DJing performances.


23 giugno: Arti resistenti, spettacoli di giocoleria, aula musicale “una canzone per la terra”, open mic, esibizione di Wu Shu e Tai Chi Chaj, giochi di una volta, canti popolari.

On the 23rd juggling performances will be enjoyed as well as a set of open microphone interventions alongside other musical performing artists, Wu Shu e Tai Chi Chaj, also a set of popular old time games explained and folk songs to be shared

Falò tutte le sere, cibo vegan, campeggio libero, installazioni, proiezioni , mercatino del riuso e dei prodotti agricoli, stelle e lucciole.

Every night bonfires shall be lit, vegan food served, free camping offered, art installations exhibited, recycling items being made available and agricultural products being put up for sale.

Programma definitivo

La festa si terrà c/o l’azienda agricola “Il Salice Rosso” in via Dradino 340, Zocca, Modena

FESTIVAL LOCATION : Azienda agricola “Il Salice Rosso” Via Dradino 340, Zocca, Modena

EVENTO FB

3 Febbraio 2018 : oh jeez! Its tek-PUNKy time!

punky timesAGRI…che?? segui il LINK e scopri un mondo 😉

only speak English? Check this out and get in the know by scrolling the blog down to the required section

Sostieni il progetto  AGRIPUNK con una donazione QUI 

DONATE today to AGRIPUNK / SUSTAIN RESISTANCE 

FB event here // evento FB qui

LIVE @ AGRIPUNK COWpodanno 2018 Benefit Gig

https://www.edeejay.com/video/4816643/cowpodanno-2018-live-ambra-31-12-17/

This is a raw extract of TECHNOTERRA SOUNDSYSTEM 5 hours long DJ set to cover few kinds of electronic dance music, a sort of entry level type of musical journey put together and presented to a crowd unused to appreciate such sonorities.
Benefit night revealed to be a success beyond any expectations, everyone had a good time and we all had fun celebrating our oneness with the many non-human friends whom have found a safe haven and a shelter in this extraordinary place.
If you wish to know more on AGRIPUNK and on the philosophy of those activists whom struggle and work daily and selflessly so to provide for liberated farming animals please do follow the link :
https://technoterrasoundsystem.wordpress.com/2017/…
and find a brief text in english right at the bottom of our blog which is quite exhaustive on the project.

Thanks for your support and for the sharing
ROY

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Technoterra’s right shoulder tattoo speaks louder than words

Dalle Stalle alle Stelle 31 Dicembre 2017 BENEFIT per AGRIpunk

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AgriPunk e’ un gruppo nato con lo scopo di far chiudere un allevamento intensivo di tacchini.
Dopo esserci riusciti, ci siamo mobilitati per impedirne la riapertura.
Per trasformare il tutto in rifugio per animali umani e non, senza distinzione alcuna, ed azienda agricola informale

AgriPunk è un rifugio per animali di qualunque specie nato quindi dalla riconversione di ex allevamento intensivo.

AgriPunk Onlus è un’associazione senza scopo di lucro per la tutela e la salvaguardia della natura e dell’ambiente.
Nostro scopo è dare soccorso ad animali al di là di qualsiasi definizione prestabilita e dar loro la possibilità di vivere come meglio scelgono di farlo,bonificare l’area del Podere dall’inquinamento perpretrato in tutti questi anni, tutelare il bosco, i corsi d’acqua e le sorgenti, proteggere e dare rifugio ad animali selvatici avendo creato un’area libera dalla caccia, restaurare gli stabili interni al Podere creando una “comunità” che vive in maniera il più possibile sostenibile, cercando di aiutare persone in difficoltà, realizzando un’agricoltura sostenibile-biodinamica-sinergica-selvatica, recuperando sementi e piante antiche e tradizionali, creando laboratori di artigianato.

Their YouTube channel
Their Blog 

Direct Land Line info : Call 055 996946

E-MAIL : agripunkonlus@gmail.com

If you wish to lend a hand to the sustainability of AgriPUNK and unable to attend the event of the 31st of December you can still help with a donation // Se desideri contribuire al progetto AGRIpunk e non puoi partecipare all’evento del 31 Dicembre ecco come fare :

Per donazioni // Donations to support the Project
Conto Banca Etica n°216509
Intestatario Agripunk Onlus
IBAN IT47 C050 1802 8000 0000 0216 509
Causale: erogazione liberale

AgriPunk is a group of people that got together in 2013 so to make  an intensive turkey’s farm to shut down ….. and to remain SHUT.

After succeeding in the project the group managed to turn the area into a sanctuary capable to accommodate, without any distinction, all animals that needed shelter, human animals included, the latter began to work the grounds around the area with the aim of founding an agricultural firm of an informal kind.

The group turned into a Charity and committed themselves, through they action, to the tutelage of Nature and the Environment.

They continue to be involved with the project of providing a safe heaven to all animals irrespectively to the “category” they are supposed to belong according to human institutions.

In their scale of priority the tutelage of the land, the rivers, the woods, the springs and the whole natural territory  that surrounds the oasi’s location so to facilitate and expand their capability let alone to provide for their new guests but also to create the conditions for their inter-specific community to sustain themselves producing food in a  biodynamic mode of working the land in a synergic type of engagement with all the natural processes that, by default, regulate a sane environment.

Other areas of interest for the group lays in and around the acts of enhancing craftsmanship, of providing shelter and opportunities for people who find themselves in difficulty, of promoting  traditional, clean agricultural methods  for planting seeds and producing food.

The ( house ) miX : bass Selective 2017

EVENTO FACEBOOK QUI // HERE the FACEBOOK EVENT

A Photo Album portraying some of the animals there

giornata mondiale per la fine dello SPECISMO

Sabato 16 Settembre 2017 si e’ tenuta a Roma una manifestazione per condannare senza riserve lo Specismo , dispositivo ideologico che giustifica la supremazia e il dominio umano su tutto il resto del mondo vivente.

Diverse centinaia di persone hanno cercato di coinvolgere i numerosi passanti, curiosi e turisti che transitavano nei pressi del  Pantheon ad una riflessione collettiva sulla necessità impellente di porre fine ad ogni tipo di discriminazione e di violenza seriale contro coloro i quali non sono nella posizione di potersi difendere e di affermare il proprio inalienabile diritto naturale a vivere in pace una esistenza qualitativamente apprezzabile e degna di essere definita tale.

Tra tutti, gli altri animali, ma anche le categorie di persone umane che nella storia hanno subito vessazioni, discriminazioni, sterminio.

Ed e’ proprio il chiaro riferimento delle scenografie e dei contenuti espressi dagli oratori che si sono avvicendati prendendo la parola in piazza ad una consapevolezza che la matrice dello Specismo richiede una trasversalità della lotta contro tale abietta ideologia antropocentrica, la quale  guasta i rapporti inter ed intra specifici, che ha maggiormente colpito e commosso tutti i presenti a questo straordinario evento.

 

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Per noi che c’eravamo è stata una esperienza intensa e dalle incontrovertibili testimonianze, dalle narrazioni di insegnanti, attivisti, dalle poesie dei bambini di una scuola romana, dalle rappresentazioni a metà tra la poesia e il teatro, dai racconti di chi ha sviluppato una coscienza ed una sensibilità  verso i più’ deboli tra ex imprenditori dell’industria alimentare e professionisti dei mass media, dai riferimenti culturali espressi da altri che hanno preso la parola esponendo la propria posizione morale e politica ingaggiando in illuminanti citazioni di  grandi  pensatori contemporanei e non, da Bentham a Lacan, da Foucault a Derrida

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BASTA allevamenti, bio ricerca, mattatoi, BASTA divertimento e intrattenimento nei circhi, negli zoo, nei delfini, Basta indossare pelo, pelli, piume, pellicce, BASTA corrida, palio, sagre paesane dove si scherniscono, si violano si torturano animali inermi, ma BASTA anche a ogni modello di consumismo sfrenato, BASTA  militarismo, imperialismo,  guerre e sfruttamento economico dei paesi più’ poveri, BASTA discriminazioni e aggressioni contro chi tra noi appare diverso per il colore della propria pelle, per il proprio orientamento sessuale, per le idee politiche che professa, BASTA col patriarcato e con l’oppressione di genere, BASTA con una cultura irresponsabile e becera che desidera sfornare cittadini tutti ugualmente docili e ossequiosi, incapaci di formare un proprio pensiero e di criticare questo sistema di dominio, BASTA con un modello organizzativo che esclude la possibilità di impostare la nostra vita in accordo coi nostri reali bisogni, BASTA con la competizione e l’odio. In due parole: BASTA SPECISMO.

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QUI l’evento Facebook dove si possono vedere tutte le immagini della giornata e i video degli interventi postati in tempo reale QUI il testo dell’intervento di Marco Maurizi, uno dei più’ importanti filosofi antispecisti, un discorso, il suo, di inequivocabile impatto e spessore.

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Tutte le foto di quest Blog sono state scattate da G.ESSE

” …vennero a prendere gli ebrei per caricarli sui vagoni e portarli verso i campi di concentramento, ed io non feci nulla per impedirlo perché’ mi stanno un po’ antipatici, vennero a prendere gli omosessuali, ed io non li difesi perché non li sopporto, vennero a prendere i comunisti ed io stetti li a guardare perché non condivido le loro idee politiche, poi toccò a me….e nessuno fece niente per me perché non c’era rimasto più’ nessuno capace di opporsi ad un sistema che  ci vuole tutti uniformi e svuotati della nostra propria soggettività….”

MANIFESTO

Agli albori dell’era neolitica, gli uomini-medicina delle prime e disperse comunità di nomadi si ritiravano negli anfratti e nelle grotte del pianeta per rinnovare il patto e il legame con l’Altro.…

Source: MANIFESTO

30 anni fa Chernobyl, noi e gli altri animali.

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Secondo uno studio realizzato dall’Università della Georgia ( UGA ) e contrariamente a quanto potremmo aspettarci la fauna selvatica all’interno e intorno alla zona di esclusione creata a seguito del peggiore incidente nucleare della storia, quello di Chernobyl avvenuto trent’anni fa, sembra essersi consolidata in maniera florida in assenza dell’ UOMO.

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Nel 1986, per la precisione il 26 Aprile di quell’anno, una successione di esplosioni presso l’impianto nucleare dette il via ad una catastrofe senza precedenti gli effetti della quale sono ancora vividi e temuti oggi.

In fuga dalle radiazioni la maggior parte della popolazione umana si trasferì al di fuori della fascia costituita da 4,300 chilometri quadrati dall’area del disastro, questa zona è nota come Chernobyl Exclusion Zone, mentre tutte le altre creature viventi furono abbandonate al loro destino in un territorio fortemente compromesso dai livelli di radioattività.

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Questa larga porzione di territorio è prevalentemente ricoperto di foreste e di terre abbandonate che precedentemente venivano utilizzate per fini agricoli. In questa desolata parte del mondo sorgono ancora alcuni villaggi i quali sono rimasti tali e quali al momento in cui, in gran fretta e terrorizzati da quanto stava accadendo, tutti gli abitanti umani fuggirono via assistiti dall’esercito dell’allora Unione Sovietica.

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Tra le varie specie prese in esame dai ricercatori dell’Università della Georgia il bisonte euroasiatico, lo scoiattolo rosso, il cervo, il maiale selvatico, l’alce e  il lupo grigio.

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Lo studio in questione ha rilevato una serie di seri problemi di salute di questi animali i quali tuttavia continuano a riprodursi e a godere di una qualità della vita inaspettata nelle circostanze. In particolare sono stati osservati tumori e mutazioni a livello cutaneo e della pigmentazione su molte delle specie fotografate e osservate da vicino.
I lavori di parziale decontaminazione in alcune parti della zona di esclusione hanno impegnato almeno 600,000 operatori dalla data del disastro e continuano ancora oggi. Negli anni ci sono stati molteplici altri studi volti a stabilire il tipo di impatto reale sull’ambiente costituito dalla contaminazione nucleare, ma spesso queste ricerche hanno prodotto degli esiti contraddittori, di certo questa tremenda sciagura NON è servita a relegare il nucleare al bidone della spazzatura della storia, tutt’altro!

Per la precisione si trovano in costruzione o in operazione più di 65.000 impianti nucleari adibiti alla produzione di energia elettrica su scala globale, senza considerare il rischio rappresentato da una industria bellica che necessita di materiali provenienti da tali cicli di produzione per poter confezionare sempre nuove e ultra micidiali testate nucleari con le quali attrezzare sottomarini, aerei e navi da guerra.

Davvero un “gran bello” scenario quello cui la civiltà umana e il cosiddetto progresso hanno condotto il mondo vivente.

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Le  fotografie e il materiale documentale utilizzato per la redazione di questo blog sono stati  estratti  da diversi articoli pubblicati da Russia Today ( RT.com ) e dalla rivista Frontiers of Ecology.