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LIBERTA o PRIVILEGIO?

Messaggio ai “vaccinati” e ai non “vaccinati”

vorrei esporvi la mia idea in rispetto alla differenza tra la libertà e l’iniezione del covid.

L’iniezione, davvero, ci “restituisce” le libertà?

La risposta è, assolutamente: NO

Accettando l’iniezione non si ottiene “libertà”, si ottiene il riconoscimento di un PRIVILEGIO.

Privilegio NON corrisponde a libertà ed ecco perchè:

Libertà non e’ uno stato che ci possa venire assegnato da qualcuno.

Libertà è autodeterminazione

Uno stato di libertà ci permette di decidere DA NOI  che cosa è giusto PER NOI.

Ogni privilegio o “diritto straordinario” viene sempre concesso a titolo di ricompensa in tributo ad un atteggiamento di obbedienza o acquiescenza.

Diritti speciali o straordinari sono titoli che  vengono accordati da figure di autorità.

In termini di realtà qualunque ente o autorità che concede un privilegio a chiunque lo potrà poi revocare in un momento successivo.

Le regole sono soggette a cambiamenti e possono subire modifiche dettate dal caso o in base ad una precisa agenda di passaggi i quali costituiscono SEMPRE gli interessi delle figure in autorità, mai quelli dei soggetti sottoposti.

Quindi, con le iniezioni non otteniamo libertà

… ma ci sottoponiamo servilmente alla discrezione delle autorità che decidono e decideranno per noi …

… e questo stato di prostrazione alle autorità corrisponde esattamente all’opposto della libertà. 

Accettare queste iniezioni significa accettare una dipendenza assoluta dalle autorità e dalle esigenze del sistema di governo tirannico che ne regolano il passo.

L’unica via per essere liberi è NON ACCETTARE la loro autorità e NON ACCETTARE LE LORO INIEZIONI.

Nel caso lo avessimo già fatto, se ne abbiamo già accettata una, non diamogli più peso del dovuto: tutto ciò che abbiamo bisogno di fare è non accettarne delle altre e smettere di partecipare a questo “gioco” insano.

Questa “pandemia” durerà soltanto tanto a lungo quanto noi decidiamo di continuare a credere alle loro ignobili menzogne e al clima di terrore somministrato dai media e

Questo è un urgente invito ad aprire gli occhi e a non accettare di barattare la vostra capacità di essere liberi e di determinare con le vostre scelte i vostri interessi vitali per dei privilegi, del tutto temporanei, che vi vengono concessi oggi e revocati domani.

La Digisessualità a Venire

Molti osservatori scientifici stanno maturando il convincimento che, in un mondo caratterizzato dalle nuove applicazioni digitali e dalla robotica, dall’Intelligenza Artificiale e dalle dottrine del Transumanismo applicato, presto assisteremo all’invasione dell’innovazione costituita da tali nuove tecnologie anche nell’ambito delle relazioni sessuali.

Al momento, robot i quali, per design, siano in grado, per via delle loro specifiche, di soddisfare appieno il desiderio sessuale dei potenziali fruitori sono ritenuti “primitivi”, questo non significa che, a breve, queste macchine non saranno capaci di offrire esperienze significative in tal senso; a sostenere tale ipotesi tra gli altri è l’autore di un report apparso sul  Journal of Sexual and Relationship Therapy. 

Tali macchine saranno capaci presto ad esibire oltre ad una estetica convincente, a parlare e ad agire in modo reale, esattamente come farebbero persone in carne ed ossa, “persone” capaci di soddisfare ogni tipo di desiderio di natura sensoriale.

I due ricercatori responsabili del report, professori all’Università di Manitoba in Canada sono dell’opinione che bisogna prepararsi a questo scenario così da poterlo gestire al meglio una volta che tale fenomeno si presenterà imponendo tutte le implicazioni del caso alle persone coinvolte.

I due ricercatori sostengono in una intervista che, una una volta disponibili “ questi robot andranno a costituire occasione per incontri di natura sessuale diversa da quella comunemente ricercata e apprezzata, ma non di meno le persone umane che stringeranno rapporti con questi dispositivi riusciranno a stabilirvi connessioni intense”.

“Questa particolare tipologia di robots – continuano i due ricercatori – verranno assemblati esattamente utilizzando materiali adatti allo scopo per il quale sono destinati, a livelli di software, essi saranno disponibili ad offrire prestazioni che la persona umana non è in grado di fare o non è disponibile a fare” questo sarebbe uno dei motivi per cui si si aspetta una loro affermazione immediata come partner primario tra coloro che ne considereranno la fruizione.

Sembra che tra i commentatori scientifici ci sia un riscontro positivo all’avvento di questi sex-robots in forza del loro utilizzo finalizzato a “salvare” potenzialmente tutte quelle relazioni umane sentimentali in crisi, oppure a rappresentare possibilità di incontro erotico a tutti coloro i quali non riescono attraverso i normali canali sociali e interattivi a causa di esperienze sessuali traumatiche sofferte in passato ad esempio.

Gli sviluppatori che lavorano attivamente nel progetto stanno pensando all’introduzione dei sex-robot nelle case di cura e nelle residenze assiste dove albergano persone incapacitate da malattie, handicap, eta’ avanzata e quanto altro che altrimenti non potrebbero esprimere la propria sessualità, tutto questo nella consapevolezza che stringere un rapporto di questo tipo con una macchina, seppur pienamente capace di esaudire qualsiasi desiderio, non restituirebbe alcunché in termini di autentico impegno emotivo, persone reali si troverebbero ad “amare” un artefatto, ma non siamo forse già arrivati a questo con il dominio degli smart phone, i quali si stanno sostituendo quasi a tutto in termini di interscambio col mondo?

Grazie RT per parte del materiale proposto in questo Blog

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